Subentrare nell’attività di famiglia

Il problema del passaggio generazionale prima o poi coinvolge tutti gli imprenditori e le imprenditrici. Bisogna allora essere pronti e assicurarsi che diventi un'occasione per crescere ancora.

“non sono solo la figlia/il figlio di….adesso glielo dimostro io”

Esclamazione provocatoria, ma che prima o poi passa nella testa di tutti i figli/e degli imprenditori che hanno intenzione di continuare l’attività familiare o di un singolo genitore, e che alcune volte vivono nell’ombra ingombrante dei successi dei loro genitori…

Il problema del passaggio generazionale coinvolge tutti gli imprenditori/trici.

Purtroppo non siamo eterni, è una naturale evoluzione, e se si vuole che l’azienda possa continuare a prosperare, sarà indispensabile un ricambio generazionale sia della proprietà che della governance.

Quali domande bisogna porsi?

Andando ad analizzare la posizione del figlio/a già inserito all’interno dell’azienda, che ha la prospettiva di fare il definitivo salto e posizionarsi nei vertici aziendali, sarà necessario valutare una serie di situazioni:

  • Figlia/o unico? Se no, che ruolo ricoprono i fratelli e le sorelle?
  • Chi sono i soci? Chi sono i componenti dell’organo amministrativo?
  • In che rapporti sono con i dipendenti e le figure strategiche della società?

Così già si inizia a delineare l’organigramma aziendale e soprattutto gli equilibri familiari, poiché un ricambio generazionale andrà proprio a toccare queste sensibili corde, che sono gli equilibri e rapporti gerarchici costruiti in anni di fatturati, di vittorie, di sconfitte e di relazioni.

  • Com’è la situazione patrimoniale della società? Debiti? Riserve? liquidità?
  • Com’è la situazione economica? Fatturato? Ebit? Marginalità? Prospettive?

Per capire se l’attività ha veramente prospettive di crescita, senza di rischiare di accollarsi un’attività pesante, con debiti/costi e con pochi margini reddituali solamente per non deludere i genitori…

  • È già stato fatto un testamento/donazioni?
  • Ci sono proposte di acquisto?
  • è già separato il ramo operativo dal ramo immobiliare?
  • Sono già state fatte delle cessioni di quote in periodi precedenti?

In modo tale da delineare un quadro che tenga conto di tutta la famiglia, dell’asse ereditario e del valore dello stesso.

Piccola digressione che può essere un monito per prevenire probabili problemi futuri: ricordarsi sempre che è molto più facile distribuire equamente 2 litri di acqua in due bottiglie separate che fare la stessa divisione con un pezzo di ghiaccio di 2 kg…più è liquido e più è semplice da dividere equamente.

Queste e molte altre domande, saranno la base per valutare e predisporre il miglior percorso possibile per subentrare in azienda e continuare a farla prosperare. Perché se l’imprenditore non si pone le giuste domande, non potrà mai avere un quadro obiettivo e trasparente della sua situazione personale e della sua azienda, e di conseguenza non potrà mai arrivare ad intraprendere la scelta migliore per sé, per il suo presente e soprattutto per il suo futuro.

Ogni domanda è benvenuta, non esitare a contattarmi!

Filippo Lando Dottore Commercialista

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