Ogni domanda è benvenuta, non esitare a contattarmi!
Imprenditori si nasce o si diventa?
Più che rispondere a questa domanda filosofica, cercherò di dare degli spunti diversi e soprattutto un punto di vista differente rispetto alle solite spiegazioni in stile didattico/scolastico di diritto commerciale.
Voglio diventare imprenditore
Una cosa è certa, chi più o chi meno, ogni imprenditore è caratterizzato da una propensione al rischio; partendo da questo punto di partenza, vorrei focalizzarvi sulle modalità attraverso le quali una persona decide di diventare imprenditore, poiché solamente in base alle circostanze economiche, di settore di appartenenza, di risultati economici, di capitali di partenza, si potrà propendere per una tipologia di forma giuridica rispetto ad un’altra.
Le strade di partenza per diventare imprenditore sono molteplici, e per semplicità le rappresentiamo da tre distinte esclamazioni dei nostri futuri imprenditrici/imprenditori:
- “Quest’idea spacca, e farò i soldi”;
- “sono stanca/o di far arricchire il mio datore”;
- “non sono solo la figlia/il figlio di….adesso glielo dimostro io”;
Tre considerazioni estremamente diverse, tre punti di partenza nettamente distinti, ma che hanno il medesimo obiettivo finale: diventare un’imprenditrice/ore.
Premessa d’obbligo poiché la decisione in merito alla forma giuridica della futura azienda, ad esempio se propendere per la ditta individuale, o per la società di persone, o per la società a responsabilità limitata, eventualmente anche unipersonale, è una scelta diversa per ogni realtà, come un vestito su misura, va calato sulla reale situazione e in base alle esigenze va “tagliato” su misura. Misure che talvolta possono cambiare lentamente o rapidamente e alla stessa velocità bisognerà apportare le opportune modifiche.
La scelta ottimale non sarà altro che il risultato migliore che scaturirà da una serie di domande che ogni futuro imprenditore/trice dovrà porsi.