Dimenticati del fatturato, concentrati sull’utile, e innamorati del cash-flow

“Revenue is vanity. Profit is sanity. Cash is reality” nell’originale versione anglosassone; che “Italianizzato” si traduce in: “Fatturato è vanità, profitto è salute, cassa è realtà”.

Per i miei clienti diventa “Dimenticati del fatturato, concentrati sull’utile, e innamorati del cash-flow”. Affermazione che sembra scontata, ma che è sempre bene ricordare a tutti gli imprenditori, a prescindere dalla loro dimensione.

Fatturato vs. utile

La maggior parte degli operatori economici, è abbagliata dal primo dato che salta all’occhio a chiunque, e che rappresenta anche la prima voce del conto economico: i ricavi (o più comunemente definiti: il fatturato).

Informazione importantissima, che fornisce già un’idea delle dimensioni dell’azienda, ma che non deve essere assolutamente l’unico dato su cui focalizzarsi per giudicare e valutare una realtà economica.

L’imprenditore, per ogni idea che sta sviluppando, per ogni preventivo che sta predisponendo, per ogni valutazione/integrazione dei propri servizi/prodotti, deve sempre focalizzarsi sulla marginalità che ne conseguirà.

Anche a condizione di diminuire il fatturato, poiché è solamente l‘utile finale che determinerà la redditività del mio business.

Al pari di ogni preventivo e ogni lavoro che si svolge, o prodotto che si vende, anche quando si valuta il sostenimento di un costo aziendale, bisogna sempre valutare il suo impatto: che plusvalore può dare dal punto di vista dei ricavi? Quanto può erodermi o migliorarmi l’utile finale?

Il cash flow

Concetto ancora più importante, che è ampiamente entrato nelle aziende più strutturate, ma che sta entrando sempre di più anche nelle realtà più contenute, è il concetto di “cash-flow” o di flusso di cassa.

Va bene fatturare 10 mln, va bene avere un utile di 2 mln, ma se il cliente deve ancora pagarmi le fatture, o se addirittura si rischia l'insolvenza o possibili contestazioni, rischio di pagare le tasse su un’utile che in realtà non ho avuto, rischio di indebitarmi con la banca per poter pagare non solo le imposte, ma anche i miei dipendenti e i miei fornitori.

Ha sempre più valore, non solamente scegliersi dei buoni clienti (scelta che ha anche il suo risvolto nei “rating” bancari), ma anche concordare con gli stessi un puntuale piano di pagamenti che possa rispettare tutte le scadenze e gli impegni presi a sua volta con i vari fornitori.

Il risultato del flusso di cassa è una funzione caratterizzata da due variabili: quanto tempo ci metto ad incassare dai clienti, e in quanto tempo pago i fornitori. Lavorare per tempo focalizzandosi su entrambe le variabili, farà decisamente la differenza per la salute della propria azienda.

Ogni domanda è benvenuta, non esitare a contattarmi!

Filippo Lando Dottore Commercialista

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