Come avviare un'attività da zero

Come possiamo valutare se da un'idea può nascere un'attività? Come si fa ad avviare quest'attività?

“Quest’idea spacca, e farò i soldi”

Una delle tre domande con cui ci siamo lasciati lo scorso articolo era appunto questa. Vediamo quali sono le nostre possibilità.

Per chi decidesse di “avventurarsi” e avviare una nuova attività da zero, prima di tutto dovrà accertarsi che la sua idea imprenditoriale abbia delle basi per essere sostenibile economicamente, in altre parole: i costi sostenuti per generare i ricavi, saranno inferiori ai ricavi stessi in modo tale da generare una marginalità che sarà la mia remunerazione?! Semplifichiamo ulteriormente: prima di tutto, i miei ricavi riusciranno a coprire i costi? Avrò un utile?

Le prime domande da porsi

Le prime domande da porsi sono:

  • Ho già dei clienti?
  • Ho già individuato il mio cliente target?
  • Che fatturato mi aspetto di generare?

Dovrò predisporre una descrizione dettagliata del servizio fornito o del prodotto venduto, e di conseguenza il futuro imprenditore dovrà farsi una serie di successive domande come:

  • Chi sono i miei fornitori?
  • Dove ubicherò la mia attività?

Per poi arrivare alle domande più importanti, che serviranno a delineare veramente la struttura organizzativa:

  • Avvio l’attività insieme ad un amico/familiare/conoscente…?
  • Lavoro in prima persona o semplicemente investo?
  • Voglio avere dei soci?

Per culminare con la “regina” di tutte le domande, perché senza quelli non si avvia proprio nulla, come si dice dalle mie parti “ghe se i schei??”, i schei sono i soldi, quindi:

  • Di quanti soldi ho bisogno per partire?
  • Ho già dei risparmi? Quanti ne ho? Sono immediatamente pronti o vincolati?
  • Chi può prestarmeli? Un familiare?

Di conseguenza, se ho già dei risparmi sufficienti per “arrangiarmi” per avviare l’attività, potrei anche valutare di iniziare in forma individuale (poi la forma giuridica se ditta individuale o società unipersonale la si valuterà conoscendo molti altri dettagli e informazioni del business nascente…); se invece viceversa non ho le risorse necessarie per avviare l’attività, sarà necessario reperire le risorse presso altri soggetti e qui si aprono dei mondi:

  • La banca ente finanziatore? Sono “bancabile”, questa brutta parola non significa altro se per la banca sono un soggetto in grado di onorare puntualmente il mio futuro debito che contrarrò, pagando con precisione ogni singola rata; vi dico già la prima risposta molto probabile: al 99% no, e quindi chiederanno la fideiussione o la garanzia di familiari; ai miei genitori/familiari va bene concedermi una garanzia? Ho altri fratelli/sorelle?
  • Reperire risorse presso una persona di nostra conoscenza? Sarà un semplice investitore? Ci farà un prestito personale? Vorrà far parte della società conferendo denaro e delegando a noi la parte di persona che svolge l’attività?
  • Presento il mio progetto alle piattaforme di crowdfunding?

Le risposte a queste e ad altre domande, permetteranno prima di tutto di capire se l’attività è sostenibile economicamente, e poi daranno un’immagine più nitida di quale sarà la forma giuridica/fiscale ideale per il nuovo business.

Premessa d’obbligo è che bisogna essere sempre prudenti, e farsi sempre qualche domanda in più che qualche domanda in meno quando si tratta di soldi e di nuove attività.

Ma il vero imprenditore sa che non ci sarà mai il momento ideale per partire…

Si partirà e strada facendo avrà sempre la possibilità di “aggiustare il tiro” e adeguare la struttura alle reali esigenze del mercato.

Ogni domanda è benvenuta, non esitare a contattarmi!

Filippo Lando Dottore Commercialista

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